RUBY RUBACUORI BERLUSCONI - Macché prostituzione, macché Bunga Bunga. Berlusconi ha assicurato di vivere “un rapporto stabile con una donna, dopo aver terminato la relazione con Veronica Lario”.
“Dopo la mia separazione – spiega il Presidente del Consiglio -, ho un rapporto stabile con una donna. Non avrei mai voluto dirlo per non esporla mediaticamente: ma chiuso il matrimonio, ho avuto uno stabile rapporto di affetto con una persona”.
E poi, il consueto attacco alla magistratura:”Non è un paese libero quello in cui alcuni magistrati conducono delle battaglie politiche usando illegittimamente i loro poteri contro chi è stato democraticamente chiamato a ricoprire cariche pubbliche”.
“A questi Pubblici Ministeri – conclude Silvio Berlusconi – non è evidentemente piaciuto il voto di fiducia del 14 dicembre tanto che, subito dopo, mi hanno iscritto nel registro degli indagati. A quegli stessi Pm non è piaciuta nemmeno la decisione della Corte Costituzionale al punto che, il giorno successivo alla sentenza della Consulta, con una tempistica perfetta, hanno reso pubbliche le loro indagini”.
Infine, il Cavaliere sposta il discorso su temi più prettamente politici:”Occorre fare immediatamente le riforme, tra cui anche quella della giustizia, che rendano il nostro Paese anche sotto il profilo della tutela dei diritti fondamentali di ogni cittadino simile alle altre grandi democrazie. Noi ci impegneremo strenuamente per fare tutte queste riforme”.
“Dopo la mia separazione – spiega il Presidente del Consiglio -, ho un rapporto stabile con una donna. Non avrei mai voluto dirlo per non esporla mediaticamente: ma chiuso il matrimonio, ho avuto uno stabile rapporto di affetto con una persona”.
E poi, il consueto attacco alla magistratura:”Non è un paese libero quello in cui alcuni magistrati conducono delle battaglie politiche usando illegittimamente i loro poteri contro chi è stato democraticamente chiamato a ricoprire cariche pubbliche”.
“A questi Pubblici Ministeri – conclude Silvio Berlusconi – non è evidentemente piaciuto il voto di fiducia del 14 dicembre tanto che, subito dopo, mi hanno iscritto nel registro degli indagati. A quegli stessi Pm non è piaciuta nemmeno la decisione della Corte Costituzionale al punto che, il giorno successivo alla sentenza della Consulta, con una tempistica perfetta, hanno reso pubbliche le loro indagini”.
Infine, il Cavaliere sposta il discorso su temi più prettamente politici:”Occorre fare immediatamente le riforme, tra cui anche quella della giustizia, che rendano il nostro Paese anche sotto il profilo della tutela dei diritti fondamentali di ogni cittadino simile alle altre grandi democrazie. Noi ci impegneremo strenuamente per fare tutte queste riforme”.