Si sentiva una specie di «zombie» incapace di provare emozioni. Anche Gwyneth Paltrow ha sofferto di depressione post-parto. È successo dopo la nascita del secondogenito Moses, nel 2006. L'attrice, 38 anni, ha raccontato i suoi mesi difficili alla rivista americana "Good Housekeeping", spiegando di aver sofferto della stessa sindrome che colpisce il 25% delle neomamme. La Paltrow però ha faticato non poco a riconoscerne i sintomi, perché con la prima figlia, Apple, nata nel 2004, non ebbe alcun tipo di problema.
«Mi sentivo come uno zombie, non potevo arrivare al mio cuore, alle mie emozioni. Mi sembrava di essere disconnessa dal mondo ed è stato davvero terribile, perché è successo esattamente l’opposto di quanto capitato dopo la nascita di Apple. Con lei, ero al settimo cielo e non riuscivo a capacitarmi che adesso non fosse più la stessa cosa. Pensavo significasse che ero una pessima madre e una pessima persona. Credevo che la depressione post parto volesse dire piangere ogni giorno e non riuscire a prendersi cura del proprio bambino, ma ho scoperto che ci sono diverse sfumature di questa malattia ed è per questo che è così importante per noi donne parlarne, perché ti porti dentro una vergogna che è incredibilmente debilitante e spaventosa e non ti senti più te stessa». È stato il marito della Paltrow, il cantante dei Coldplay, Chris Martin, ad aiutarla a capire quale fosse il suo malessere. «Dopo quattro mesi di questo andazzo, un giorno Chris è venuto da me e mi ha detto: "C'è qualcosa che non va, c’è qualcosa che non va" e io continuavo a dirgli: "Non è vero, io sto bene". Ma Chris ha capito quale fosse il problema e questo ha fatto scoppiare la bolla». Ora la Paltrow pare essersi definitivamente lasciata quel periodo buio alle spalle, a tutto vantaggio della sua carriera, che di recente l'ha vista apparire in un cameo nella serie tv "Glee" e ottenere il ruolo di protagonista nel film "Country Song" di Shana Feste. Non solo: l'attrice, ospite al Late Night with Jimmy Fallon, ha improvvisato un rap con ritmi e travestimenti revival anni Ottanta e Novanta.
«Mi sentivo come uno zombie, non potevo arrivare al mio cuore, alle mie emozioni. Mi sembrava di essere disconnessa dal mondo ed è stato davvero terribile, perché è successo esattamente l’opposto di quanto capitato dopo la nascita di Apple. Con lei, ero al settimo cielo e non riuscivo a capacitarmi che adesso non fosse più la stessa cosa. Pensavo significasse che ero una pessima madre e una pessima persona. Credevo che la depressione post parto volesse dire piangere ogni giorno e non riuscire a prendersi cura del proprio bambino, ma ho scoperto che ci sono diverse sfumature di questa malattia ed è per questo che è così importante per noi donne parlarne, perché ti porti dentro una vergogna che è incredibilmente debilitante e spaventosa e non ti senti più te stessa». È stato il marito della Paltrow, il cantante dei Coldplay, Chris Martin, ad aiutarla a capire quale fosse il suo malessere. «Dopo quattro mesi di questo andazzo, un giorno Chris è venuto da me e mi ha detto: "C'è qualcosa che non va, c’è qualcosa che non va" e io continuavo a dirgli: "Non è vero, io sto bene". Ma Chris ha capito quale fosse il problema e questo ha fatto scoppiare la bolla». Ora la Paltrow pare essersi definitivamente lasciata quel periodo buio alle spalle, a tutto vantaggio della sua carriera, che di recente l'ha vista apparire in un cameo nella serie tv "Glee" e ottenere il ruolo di protagonista nel film "Country Song" di Shana Feste. Non solo: l'attrice, ospite al Late Night with Jimmy Fallon, ha improvvisato un rap con ritmi e travestimenti revival anni Ottanta e Novanta.